Ars medica tradotta da Giovanni Mainardi: Ars medicinalis
Traduzione dal greco di Giovanni Mainardi
Traduzione incompleta: libro I (fino a p. 281, 10 B)
Data: 1512
Lettera di Giovanni Mainardi a Timoteo, suo figlio
Inc. lettera: Laborem hunc exponendi Galeni librum, qui Ars medicinalis inscribitur
Inc. testo: Tres sunt omnes doctrinae ordini haerentes
Expl. testo: et quale unumquodque est, satis determinatum. De signis deinceps dicendum
Fonte: 1529 Basel, Cratander; 1536 Basel, Bebel
Note
Giovanni Mainardi dedica al figlio Timoteo il commento all'Ars med., che comprede anche la traduzione del testo greco. Nel 1525 e nel 1529 pubblica soltanto il commento al proemio dell'Ars med. (fino a p. 276, 5 B, expl.: quae per diexodum demonstrata sunt, nunc dicentur) utilizzando materiale che risale alle lezioni tenute a Ferrara nel 1512.
Il testo commentato si amplia nelle edizioni successive, da quella del 1536, e riguarda il I libro dell'Ars med., secondo una divisione del testo che compare nella tradizione latina, ma non nei mss. greci.
La traduzione di Mainardi segue da vicino quella di Leoniceno, discussa in dettaglio nel commento, dove se ne segnala un'omissione (διδασκαλίαν a 275, 3 B). A questo proposito Mainardi cita l'autorità di due mss. greci antichissimi (p. 120, ed. 1529): Nos, qui ex fide duorum Graecorum codicum antiquissimorum trasferre, ut trantulimus, conati sumus, legi illi parentes (capitale enim est legibus non parere) exponere etiam ita Galenum cogimur. Di questi mss., per il momento, non si può proporre nessuna identificazione.
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- Note
Si tratta di una ristampa del proemio, mentre il resto del testo (I libro dell'Ars med.) è stampato per la prima volta.
Autore della scheda: Fortuna (2015)