Traduzione dal greco di Giovanni Battista Rasario

Traduzione completa

Data: 1562

Inc. testo: Qui sententias, quae Cnidiae vocantur, conscripserunt (inc. Hipp.);
Scriptores Cnidiarum sententiarum non tantum nihil (inc. Gal.)

Expl. testo: quaedam autem obscura sunt interiecta, de quibus deinceps verba faciam

Fonte: 1562-63 Venezia, Valgrisi (ed. completa)

Note
Rasario collazionò per quest'opera il codice bessarioneo Marc. gr. Z. 281. Al testo fa seguito un frammento inedito attribuito in una nota a un liber vetustus: si tratta di un brano basato sul De excrementis di Teofilo Protospatario, epitomato dall’autore medievale Giovanni di Prisdriana, che Rasario leggeva nel codice Iviron 189 (ff. 308v–319v), cfr. Pietrobelli 2009, p. 104 ss.