Città del Vaticano, Biblioteca Apostolica Vaticana, Vat. lat. 2391
Manoscritto composito: sezione 1-2 di 2
Data: sec. XIV prima metà
Fogli: 160
Materia: membranaceo
Copista: littera textualis di due mani; annotazioni marginali di più mani (sec. XIV e XV).
Decorazione: iniziali maggiori decorate rosa su fondo azzurro con code (decorazione ascrivibile ad area bolognese, omogenea per entrambi le sezioni); iniziali medie filigranate rifesse in rosso e blu; iniziali minori alternativamente in rosso e blu; segni di paragrafo in rosso; rubriche.
Origine: il manoscritto consta di due sezioni (I: ff. 1-30; II: ff. 31-160); la seconda sezione, di poco successiva cronologicamente, è stata realizzata, probabilmente, per completamento ed ampliamento della sezione precedente. Alcune note permettono di stabilire che il codice fu usato negli Studi di Padova e Pavia. Al f. 1r, nel margine inferiore, cancellate da un tratto di penna, due note: "Magistri Bertrandi. Franciscus subscripsit XVII octubris VIII indictionis" e "X iunii, magister Petrus de Porta Storta, 1401. Guillielmus subscripsit". La prima nota permette di stabilire che il codice appartenne a Beltramolo da Cornate, che ottenne la licenza di medicina a Padova il 18 marzo 1359, mentre la seconda che in seguito appartenne a Petrus de Porta Storta. Il manoscritto passò poi al medico Lorenzo di Agnoli Sassoli da Prato (1375-1436); al f. 160v: Hec Articella completa est magistri Laurentii de Prato artium doctoris et in medicina periti, qui eandem legit Padue 1402. A Pavia invece rimanda la nota presente nel margine superiore di f. 160v (erasa, restituibile solo in parte): Artexela com[pleta...] exstimata florenos sex auri. Ambrosinus generalis bidellus. Ambrogio Monti, bidello generale all'Università di Pavia dal 1383 al 1422, stimò il valore del volume nel momento del passaggio del codice, dopo il 1402, a Daniele di Marsilio Santasofia da Padova (m. 1410), professore di medicina a Pavia, Padova e Bologna; la mano di Daniele di Marsilio Santasofia è presente in alcune postille nel codice (cf. f. 8v). La prima attestazione del manoscritto nella collezione vaticana è nel catalogo del 1475 (BAV, Vat. lat. 3951), dove il codice è cosi decritto: Aphorismi Hipocratis, ex membranis in rubro, in fine I pagine 'aliis'.
Possessori: Beltramolo da Cornate (sec. XIV); Petrus de Porta Storta (sec. XIV-XV); Lorenzo di Agnoli Sassoli da Prato (sec. XIV-XV); Daniele di Marsilio Santasofia da Padova (sec. XIV-XV)
Contenuto: 4 opere di Galeno in Articella.
Traduzioni [mostra/nascondi dettagli]
- Traduzione attribuita a Costantino Africano
- Traduzione completa
- Formula inizio: Prefatio domini Constantini Africani Montis Cassinensis monachi ad Glauconem discipulum suum
- Formula fine: Expliciunt commenta Galieni super afforismis Ypocratis
- Inc.: Licet petitionibus tuis (prol.); Vita brevis ars vero longa (text.); Plurimi interpretes huius libri in hoc maxime (comm.)
- Expl.: et non esse Ypocratis confirmare poterit (comm.)
- Traduzione anonima
- Traduzione completa
- Formula inizio: Incipit primus liber tegni Galieni
- Formula fine: -
- Inc.: Tres sunt omnes doctrine que ordine
- Expl.: qualia determinabo orationem in eis
- Note
È presente anche la traduzione di Gerardo da Cremona con il Commentum Hali (ff. 43rA-96rB).
- Traduzione anonima
- Formula inizio: Incipit primus liber tegni Galieni
- Formula fine: -
- Note
Sono presenti anche la translatio antiqua e il Commentum Hali (ff. 43rA-96rB).
- Traduzione anonima
- Traduzione completa
- Formula inizio: Incipit liber primus pronosticorum Ypocratis
- Formula fine: Explicit liber pronosticorum Ypocratis cum commento Galieni
- Inc.: Omnis qui medicine artis (text.); Manifestum est autem quod Ypocras non utitur (comm.)
- Expl.: in quibusdam earum in sexagesimo (comm.)
- Traduzione anonima
- Traduzione completa
- Formula inizio: Liber primus regiminis acutorum
- Formula fine: Expliciunt regimenta acutorum
- Inc.: Qui de egrotantium accidentibus (text.); Illi qui sententias illis de assidis relatas (paraf.); Non solum cum scripserunt rememorationem (comm.)
- Expl.: quod infirmus dicat ei ipsa (comm.)
Links
Bibliografia
- [Di Sante-Manfredi 2009, 61 nr. 541]
- [Fumagalli 1990, 42 nr. 138]
- [Gargan 1996, 28-29 nr. 10]
- [Micheloni 1950, 35-36 nr. 86]
- [O'Boyle 1998 (1), 151]
- [Pesenti 1990, 51, 57-63, passim]
- [Pesenti 1993, 131-133]
Controllo diretto: Marchiaro (2012)
Controllo su riproduzione: Durling
Autore della scheda: Marchiaro (2012)